Storia

Nel Granducato di Toscana, negli anni della Reggenza Lorenese di Francesco I, la discussione sul rifacimento del catasto venne introdotta nel 1763, in coincidenza con l'apertura della discussione in questo ambito a livello europeo.
Nel 1765, dopo l'arrivo sul trono toscano del nuovo Granduca Pietro Leopoldo, la questione fu ripresa in concomitanza con la riforma comunicativa la quale prevedeva oltre al rifacimento del catasto la riforma delle comunità.
L'idea di un catasto generale fu definitivamente abbandonata nel 1785.

La riforma di Leopoldo

La riforma, che prevedeva il rifacimento del catasto era dovuta alla ripresa più generale della vita politica interna degli stati europei al momento della conclusione della Guerra dei sette anni (1756-1763), che aveva lasciato una crisi finanziaria per la quale era necessario ridefinire e riparare i problemi costituzionali.
La nuova struttura della comunità concretizzata dal Granduca e da un gruppo di funzionari filofisocratici, aveva come obiettivo per il suo funzionamento un riordino del sistema tributario, ma anche un controllo su quanti possedessero dei beni e per quale valore.
Secondo la riforma, solo i possessori di beni potevano far parte delle magistrature locali, e con cariche il cui prestigio e potere era dovuto al patrimonio accertato.
Accanto ai maggiori diritti, i proprietari terrieri avrebbero dovuto assumere anche maggiori doveri nella gestione politica e finanziaria delle comunità, e nella copertura degli oneri fiscali, attraverso l’eliminazione di esenzione o privilegi passati.

Le carte

Sono le ultime fruibili e si riferiscono al territorio di Portoferraio e MonteCristo.    
Le carte di Portoferraio sono state redatte dal 1840 al 1841 da Costantino Bartoli Geometra; con l'esclusione del territorio dell'Enfola, redatto nel 1841, dal Geometra Daniele Manzini.
Il rilevamento di Montecristo è stato compiuto nel 1852 dall' Ingegner Callai

Avviso

Come sempre ci rivolgiamo ai possessori di carte non comprese nella presente raccolta, affinchè con generosità ed altruismo, le mettino a disposizione della comunità.