IL FARFARO

Il farfaro o farfara è uno dei pochi fiori che si possono vedere crescere spontanei nel mese di febbraio.
Lo si può trovare soprattutto nei terreni argillosi e aridi, un pò in tutta Italia.
La farfara è una pianta che è sempre stata associata alla tosse, per il fatto che è per questo disturbo che ha trovato fin dai tempi più antichi un largo impiego.Tuttavia la si può benissimo utilizzare anche in cucina, per aromatizzare e adornare le insalate e per preparare vini fatti in casa.

DESCRIZIONE :

Il farfaro è una pianta molto diffusa, soprattutto in terreni aperti e argillosi.
E' alta dai 15 ai 30 cm e cresce in grandi gruppi.Le foglie sono piccole e arrotondate. I fiori sono gialli e si sviluppano quando i capolini appassiscono. I frutti sono muniti di un pappo setoso, che serve per disperdere gli acheni, da cui poi escono i semi.


TEMPO BALSAMICO :
Fiori: febbraio-marzo
Foglie: giugno

PROPRIETA' :

La principale caratteristica officinale della farfara è il fatto di essere un buon rimedio per le tossi e le bronchiti. La medicina popolare l'ha usata per molto tempo per questo scopo, soprattutto tramite sciroppi.Contro l'asma, invece, veniva fatta seccare e fumata con la pipa oppure gettata nel camino per respirarne i benefici effetti.
Per via esterna, invece, assume proprietà emollienti e può essere impiegata per combattere brufoli e piaghe della pelle.

Infuso :

15/25 gr di fiori
1 l di acqua
Lasciare in infusione 10 minuti. Berne 2/4 tazze al giorno.

Decotto :

50 gr di foglie secche o radici
1 l di acqua
Fare bollire 10 minuti. Berne 3 tazze al giorno oppure utilizzare per pediluvi.