IL GIGLIO

Il Giglio è sicuramente uno dei fiori più belli che si possono trovare in natura,  purtroppo però in molte zone rischia l'estinzione; è quindi sempre bene ricordare, ma questo vale un po' per  tutte le piante, che un fiore è bello fin che è vivo  , inutile estirparlo tanto per poterlo guardare in casa propria per qualche giorno: non è più saggio lasciarlo dov'è così che possa continuare a vivere rallegrando con la sua bellezza il paesaggio intorno e lo sguardo di ogni persona che passando di lì lo incontra?

DESCRIZIONE:

Di Gigli esistono diverse specie, dal Giglio rosso(Lilium croceum) al Lilium candidum, dal martagone( Lilium martagon) al Giglio dei morti( Iris foetidissima). Il primo cresce principalmente nei querceti e nelle faggete, ha tepali inodori e di colore arancione che si possono osservare nei mesi di giugno-luglio. Mentre il Lilium candidum, il giglio per eccellenza, si trova difficilmente allo stato selvatico perchè originario dell'Asia e presenta fiori di color bianco; i Greci lo consideravano sacro perchè nato dal latte di Giunone. Il Giglio Martagone è poco diffuso e per questo protetto dalla legge; la sua principale caratteristica è data dalla fragranza poco piacevole che emana, in realtà non molto adatta a un fiore così bello e delicato. Anche il Giglio dei morti ha un odore molto forte e particolare, simile a quello della carne( da qui il suo nome, che in inglese è tradotto in "roast-beef plant); fiorisce da maggio a luglio con fiori color porpora dai segni blu-grigiastri.     

                                  

TEMPO BALSAMICO :
Bulbi: agosto-settembre
Tepali: maggio-giugno

PROPRIETA'

GIGLIO ROSSO: Il suo uso è limitato ad applicazioni esterne. Il bulbo ha proprietà lenitive ed è soprattutto impiegato in preparati contro le ustioni da sole. I tepali invece hanno funzione astringente.

GIGLIO BIANCO:  Il suo bulbo è un ottimo emolliente e può essere cotto nel latte e applicato sugli ascessi e i foruncoli. Per via interna possiede proprietà diuretiche ed espettoranti, ma è bene non usare da soli questa pianta internamente perchè può risultare tossica in quanto contiene glicosidi.

MODALITA' D'IMPIEGO

Giglio rosso:

Infuso bulbo:

5-10% per via esterna; 10% per via

Giglio bianco:

Macerato per via esterna:

100 gr di tepali
250 gr di olio di oliva 

Lasciare a macerare per 10 gg; usare  in caso di eczema.

IN CUCINA:

In cucina si possono usare i bulbi del Giglio appartenente alla famiglia delle liliacee( quindi non il Giglio dei morti), cotti nel latte o nell'acqua.