GLI STRIDOLI O CARLETTI   

Gli Stridoli, o Strigoli, detti anche Carletti, o Bubbolini, o Tagliatelle della Madonna, sono diffusi un po' in tutta Italia e prima i contadini erano soliti consumarli a tavola come verdura fresca dal sapore, si diceva, simile a quello dei piselli appena colti. 
La caratteristica di queste piante è quella di avere fiori molto profondi, il cui nettare è quindi difficilmente raggiungibile dagli insetti, cosa questa che non facilita affatto l'impollinazione. I calabroni, comunque, hanno imparato a raggiungere il polline di questi fiori forandoli alla base.

DESCRIZIONE

Gli Stridoli sono piante annue spontanee che crescono senza particolari esigenze un po' ovunque, dal mare alla montagna, nei terreni coltivati o incolti. Il fusto eretto porta fiori a calice rigonfio che spuntano da marzo ad agosto. La raccolta avviene recidendo i giovani germogli fogliari.

 

TEMPO BALSAMICO :
Foglie: Primavera
Radici: Autunno - Inverno

 

PROPRIETA'

La radice di strigolo ha prorpietà rubefacenti e derivative, da usare per via esterna come cataplasma. Non applicare su pelli delicate. In cosmesi si usano le foglie per preparati da applicarsi sul cuoio capelluto poco reattivo.

    MODALITA' D'IMPIEGO

Cataplasma:

Si copre la parte interessata con un po' di foglie fresche coperte con una garza.

RICETTE

Le foglie di stridoli si possono mangiare in insalate crude, in frittate, zuppe, risotti e sughi.

Maccheroni agli stridoli:

300 gr di stridoli
1/2 spicchio d'aglio
olio
250 gr di maccheroni 

Lavare gli stridoli e farli scottare con l'aglio e un po' d'olio d'oliva. Cuocere i maccheroni e versarli nel tegame con le erbe per farli saltare. Servirli con del formaggio grattugiato sopra.