Giorgio Faggioni
Lo scultore e pittore emigrò, con la sua famiglia, nel 1949 in Australia dove ha lavorato per 30 anni come congegnatore meccanico.
In gioventù aveva frequentato la “Vittoria art society”, formandosi alla pittura ad acquerello, a tempera, ma anche ad olio e a pastello, usando in tal caso le dita al posto del pennello.
E' pure incisore e scultore del marmo, bronzo e per questa tecnica fonde da solo il materiale; ha fatto sculture anche in legno tra cui un nudo di donna creato con un olivo in Capoliveri.
Ma è il cavatore l'opera della sua vita. |
Tecniche usate:
Grafica: incisione, intaglio, mezzotinto, pastello, disegno.
Pittura: olio, tempera, acquerello.
Scultura: legno, marmo, bronzo.
Ad eccezione dei suoi studi dal vivo (nudi), tutto il suo lavoro artistico ha una tematica. Sensitivo ai problemi sociali, molte delle sue o me morto
basate su situazioni del presente. Nelle fusioni di bronzo, ciascuna delle fasi lavorative è sempre stata eseguita dall'artista stesso, ciò è abbastanza
per porre l'artista nell'eccezionale. Con le incisioni, tecnica quasi scomparsa nel contesto artistico mondiale, le edizioni sono sono stampate con il
torchio costruito da Lui stesso, cosa più unica che rara. In tutte le molteplici tecniche da Lui adoperate è immediatamente riconoscibile il suo
stile. Faggioni non segue le mode ed è ispirato dall'arte del passato. Primi premi sono stati ottenuti nella pittura, grafica, scultura, in Italian e in Australia.
Il suo lavoro è rappresentato nei seguenti Luoghi:
Galleria Nazionale di Camberra (Australia)
Dipartimento di Educazione Secondaria del Victoria (Australia)
Universitù La Trobe, Melbourne (Australia)
Sede principale di Polizia del N.S.W. Sydney (Australia)
Direzione del C.I.G. Preston, Melbourne (Australia) |
Giorgio Faggioni, è un artista capoliverese;
lo scultore è protagonista di una vicenda unica:
" Consegna un'opera bronzea alla sua isola "
Ha attraversato gli oceani, dopo 67 anni vissuti da immigrato, per consegnare alla sua isola una statua bronzea che lui considera il simbolo storico dell'Elba e l'ha chiamata "L'intrepido cavatore". E' Giorgio Faggioni protagonista di una vicenda unica, davvero singolare, un artista capoliverese classe 1931. E' tornato dall'Australia con la specifica missione: inaugurare, con un evento internazionale, la statua che lui ha preparato da anni.
L'opera gli fu commissionata nel 1996 dall'Amministrazione comunale del suo paese, guidata anche allora da Ruggero Barbetti. Venti lunghi anni quindi per adempiere al compito? "Ho avuto certe difficoltà, ma poi le ho superate", ha detto Faggioni.
Ma vediamo la sintesi degli 85 anni dello scultore, emigrato, con la sua famiglia, nel 1949 nel continente dei canguri, dove ha poi lavorato per 30 anni come congegnatore meccanico. In gioventù, nella sua nuova nazione, aveva frequentato la “Vittoria art society”, formandosi alla pittura ad acquerello, a tempera, ma anche ad olio e a pastello, usando in tal caso le dita al posto del pennello per realizzare le opere. E il capoliverese è pure incisore e scultore del marmo, del bronzo e per questa tecnica fonde da solo il materiale, ma ha fatto sculture anche in legno tra cui un nudo di donna creato con un olivo del suo paese natale.
Ma è il cavatore l'opera della sua vita. "Mi fu commissionata e mi venne dato un anticipo di 7 milioni di lire - sostiene Faggioni - sul totale di 25. La statua bronzea, ad altezza d'uomo, sta arrivando dall'Australia e dovrebbe essere inaugurata diventando il simbolo internazionale dell'isola. Ho incontrato Barbetti ed abbiamo convenuto che ad inaugurazione avvenuta riceverò il compenso finale; sto anche visitando uno ad uno i vari sindaci isolani per raggiungere intese.
L'Elba deve la sua fama a chi ha dedicato la vita a tale duro lavoro - sostiene l'artista - che fu avviato avanti Cristo dagli etruschi, i quali fondevano il ferro e prosegue oggi con le cave di granito. Dobbiamo rendere omaggio pure a chi ha perso la vita per tale mestiere". Faggioni ha realizzato un centinaio di quadri e una decina di statue e alcune sue opere sono al museo di Canberra, alla National Gallery of Australia: sono due incisioni intitolate "On the Beach" e "The bricklyer", altre opere sono all'università di Melbourne. Nel passato ha realizzato mostre a Portoferraio, a Livorno e altrove, vari i premi ottenuti, con positive recensioni anche del critico d'arte Caprile.
L'anziano scultore ha due figli; Davide che vive a Canberra e Sonia a Perth e il pittore ha realizzato anche una grande stampa, "Magia storica”, collocata all'ingresso del nuovo Comune di Capoliveri, la quale mostra tutti i monumenti dell'isola. "Potrei anche- dichiara - intervenire ovunque per restaurare i monumenti in bronzo, come quello dedicato a Pietri o il monumento ai caduti, entrambi a Portoferraio, che sono colpiti da pesanti ossidazioni".
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